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![]() COALIZIONI ANTIFRANCESI (1792-1815). Sistemi di alleanze militari internazionali diretti contro la Francia rivoluzionaria e successivamente contro quella napoleonica. Alle origini della prima coalizione vi fu la dichiarazione rilasciata a Pillnitz (27 agosto 1791) da Leopoldo d'Asburgo e Federico Guglielmo II di Prussia. A dare avvio al conflitto fu però la Francia, che il 20 aprile 1792 dichiarò guerra all'Austria (in aiuto della quale scattò subito il trattato di alleanza con la Prussia) e la estese il 1° febbraio 1793 all'Inghilterra e all'Olanda. L'esecuzione di Luigi XVI fu l'evento che determinò la creazione di una più vasta alleanza controrivoluzionaria, alla quale aderirono i Borbone di Spagna, il Portogallo e i principi italiani e tedeschi. La pace di Basilea (1795) con la Prussia e la Spagna ottenuta dai termidoriani fu seguita dalla campagna d'Italia di Bonaparte, che condusse a imporre la pace al Piemonte e al papa, e soprattutto alla pace di Campoformio con l'Austria (ottobre 1797), che lasciò in guerra contro la Francia la sola Inghilterra. La seconda coalizione fu provocata, nel marzo 1799, dalla campagna di Bonaparte in Egitto e, dopo l'alleanza fra Inghilterra e Turchia, vide la partecipazione dell'Austria, dei Borbone di Napoli e della Russia, alla quale si dovette il crollo delle repubbliche sorte in Italia nel 1797. La seconda campagna di Bonaparte in Italia condusse alla pace di Lunéville (febbraio 1801) con l'Austria, mentre già dall'ottobre 1799 lo zar Paolo aveva richiamato in Russia le sue truppe. La pace di Amiens con l'Inghilterra (marzo 1802) ristabilì infine la pace generale. Questa durò quattordici mesi e venne rotta dalla dichiarazione di guerra dell'Inghilterra (maggio 1804), che riuscì a costituire una terza coalizione (1805) con l'Austria, la Russia, Napoli e la Svezia. Dissolta di fatto dalla sconfitta austriaca ad Austerlitz (2 dicembre 1805), venne seguita da una quarta coalizione, che comprendeva l'Inghilterra, la Russia, la Svezia e la Prussia. La vittoria napoleonica sulla Prussia (a Jena, ottobre 1806) e la pace di Tilsit con la Russia (luglio 1807) lasciarono nuovamente sola l'Inghilterra. L'ultimo tentativo asburgico di ribellarsi all'egemonia francese sulla Germania fu alle origini della quinta coalizione, fra Inghilterra e Austria, fallita in seguito alla vittoria di Napoleone a Wagram (luglio 1809) e alla pace di Schönbrunn (ottobre), che pose le basi dell'alleanza sancita dal matrimonio fra Napoleone e Maria Luisa d'Asburgo. La campagna napoleonica di Russia del 1812-1813 provocò la sesta coalizione, sorta dall'alleanza fra lo zar e l'Inghilterra ed estesa poi a Prussia e Svezia; solo nel giugno 1813 vi aderì anche l'Austria. La coalizione ottenne la vittoria di Lipsia (ottobre) e procedette poi all'invasione della Francia e alla restaurazione dei Borbone. La fuga di Napoleone dall'Elba e il suo ritorno in Francia determinarono nel marzo 1815 la settima coalizione, che includeva gli stati riunitisi già dal precedente settembre a Vienna per definire il nuovo assetto dell'Europa. La battaglia di Waterloo e la pace di Parigi del novembre 1815 chiusero l'età delle coalizioni antifrancesi. S. Guarracino |
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